lunedì 15 aprile 2013

Riflessioni di una madre

E' dura.
Sinceramente pensavo che sarebbe stato difficile, ma non credevo che lo sarebbe stato così tanto.
Riprendersi, ritornare alla "normalità", alla vita che avevamo prima di quel maledetto 7 gennaio, è un compito arduo, forse impossibile, ancor più a livello psicologico che a livello fisico.
Da giorni Alice, papà ed io tentiamo di trasmetterti l'aria di "guarigione", ti raccontiamo che la mamma sta bene, che la "bua" è sparita  e che questo lungo e difficile inverno è solo un brutto ricordo nelle nostre menti. 
Ma ogni volta che ti racconto questa storia di felicità e di allegria sento di fare una fatica immensa.
Ho una terribile paura della morte.
Non della mia, non per me.
La malattia mi ha fatto capire ciò che già sapevo, ciò che tutti sappiamo.
Tutto può succedere, tutto può cambiare, tutto può drammaticamente svanire in un attimo.
Questo pensiero sconvolge la mia mente già debole e provata e per quanto io ci stia provando, non riesco a rialzarmi e a riprendere il cammino da dove noi tutti lo avevamo interrotto mesi fa.
Avrei voglia di belle notizie, di novità, di sorprese di allegria.
Mi piace parlare con chi sta vivendo momenti felici, mi piace sapere di chi sta bene, sentire bei racconti, vivere la gioia di chi è diventata madre per la prima volta o di chi lo sta per diventare. 
Mi fa ricordare come stavo io, mi fa tornare in mente bei momenti, mi fa venire in mente quando sei nata tu Alice... e il pensiero di quella immensa felicità oggi mi sembra un lontano miraggio.
Grazie per averci regalato quei momenti unici e irripetibili Alice. Grazie davvero!

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