Cara Alice,
quando avevo immaginato questa nostra terza estate insieme, l'ultima solo nostra, prima del tuo grande ingresso nel mondo della "scuola", di certo non avevo previsto il mio cancro e non avevo pensato che sarei stata così debole come mi sento e che mi sarei stancata subito...
Avevo fantasticato su tutte quelle cose che avremmo potuto fare insieme tu ed io, ci avevo già viste a correre in riva al mare, a raccogliere le conchiglie e a fare i castelli di sabbia.
Ma oggi mi sono resa conto che purtroppo non sarà così.
Siamo andate al mare in bicicletta e ci siamo rimaste solo poco più di un'ora, ma questo mi è bastato per farmi sentire subito esausta, distrutta, come se avessi spalato montagne di neve.
Mi è scesa una stanchezza addosso come non credevo fosse possibile.
Tu mi chiedevi continuamente di venire avanti e indietro con te, volevi che ti accompagnassi in riva al mare a raccogliere le conchiglie, correvi felice come una trottola su e giù per la spiaggia ed io facevo fatica a starti dietro, mi sentivo le gambe pesanti e non vedevo l'ora di fermarmi e di sedermi.
Cara Alice, non so come sarà la nostra estate insieme, ma ti prometto che farò il possibile per non farti pesare la mia stanchezza e cercherò di seguirti nelle tue scorribande che a giudicare da quello che ho visto oggi, prevedo piuttosto intense...
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