mercoledì 17 aprile 2013

Un'estate diversa dal previsto

Cara Alice, 
quando avevo immaginato questa nostra terza estate insieme, l'ultima solo nostra, prima del tuo grande ingresso nel mondo della "scuola", di certo non avevo previsto il mio cancro e non avevo pensato che sarei stata così debole come mi sento e che mi sarei stancata subito... 
Avevo fantasticato su tutte quelle cose che avremmo potuto fare insieme tu ed io, ci avevo già viste a correre in riva al mare, a raccogliere le conchiglie e a fare i castelli di sabbia.
Ma oggi mi sono resa conto che purtroppo non sarà così.
Siamo andate al mare in bicicletta e ci siamo rimaste solo poco più di un'ora, ma questo mi è bastato per farmi sentire subito esausta, distrutta, come se avessi spalato montagne di neve. 
Mi è scesa una stanchezza addosso come non credevo fosse possibile.
Tu mi chiedevi continuamente di venire avanti e indietro con te, volevi che ti accompagnassi in riva al mare a raccogliere le conchiglie, correvi felice come una trottola su e giù per la spiaggia ed io facevo fatica a starti dietro, mi sentivo le gambe pesanti e non vedevo l'ora di fermarmi e di sedermi.
Cara Alice, non so come sarà la nostra estate insieme, ma ti prometto che farò il possibile per non farti pesare la mia stanchezza e cercherò di seguirti nelle tue scorribande che a giudicare da quello che ho visto oggi, prevedo piuttosto intense...

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