domenica 23 marzo 2014

Segnali

Ho sempre detto che il sonno, o meglio la difficoltà a prendere sonno, ancora più della mancanza di appetito è per me un fondamentale campanello d'allarme che mi segnala che sto attraversando una fase critica.
Ho sempre sostenuto che la primavera non era la mia stagione ideale, particolare questo che è decisamente cambiato in questi ultimi anni in cui la primavera si era stranamente trasformata probabilmente proprio nella mia stagione preferita.
Ho sempre saputo che i cambiamenti, di qualsiasi tipo, genere e intensità e sotto qualsiasi forma mi disturbano e mi creano un fastidioso stato di tensione che mi provoca tutta una serie di malesseri e problemi più no meno gravi.
Ho sempre sospettato che scrivere fosse per me una fondamentale valvola di sfogo che negli anni mi ha aiutato a vivere e superare le tensioni quotidiane e ad abbassare lo stress accumulato.
Ho sempre intuito che per me il silenzio e la mancanza di voglia di comunicare non solo per iscritto, ma anche verbalmente, fossero una pericolosa forma di chiusura sinonimo non solo di meditazione personale ma di qualcosa di ben più profondo e fosse in realtà solo la punta di un pericoloso iceberg.
Ho sempre notato che un po' di shopping sono per me come per la maggior parte delle donne un incredibile antidepressivi in grado di farti vedere il sole anche nelle grigie giornate invernali.
In questo cambiamento di stagione che segna il passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile il mio sonno ha cominciato a vacillare... la voglia di scrivere è nettamente calata e con lei anche quella di parlare, spiegare, raccontare... ed è scomparsa anche la voglia di fare shopping.
I segnali ci sono tutti ora forse se unisco i puntini riesco anche a capire qualcosa di più...

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