martedì 25 marzo 2014

Strani discorsi

Strani discorsi quelli che questa sera papà ed io abbiamo affrontato sul divano. 
Forse questo viaggio nel passato in mezzo alle tue cose da piccola non ha fatto bene neanche a lui e quando si è messo insieme a te a sfogliare le foto di quei tuoi primi indimenticabili tre mesi di vita e soprattutto degli attimi che hanno preceduto la tua nascita, i ricordi e soprattutto i sensi di colpa lo hanno assalito.
Oggi col senno di poi vorrebbe poter riavvolgere il nastro e vivere i mesi della mia gravidanza con più serenità, vorrebbe riuscire a godersi quegli attimi come non è riuscito a fare e non riesce a perdonarsi per comportamenti che io invece ho compreso e superato da tempo.
Quello che conta per me non è il passato, ma soltanto dove siamo arrivati ora, chi siamo e cosa abbiamo costruito insieme. Il vostro rapporto e la tua serenità sono la prova quotidiana che non c'è nulla da perdonarsi perché ognuno di noi ha semplicemente vissuto i mesi della tua attesa nell'unico modo in cui era in grado di farlo e con i soli mezzi che aveva a disposizione. Io schiacciando l'acceleratore e prendendo ogni curva a massima velocità e lui andando avanti col freno a mano tirato. Ma l'importante è che entrambi siamo arrivati a destinazione e forse la nostra diversità ci ha unito come due tessere di un puzzle che hanno un incastro assolutamente perfetto e se tu stai crescendo così tranquilla significa che stiamo facendo un buon lavoro e che siamo una buona squadra.
Ora vorrei solo che anche lui riuscisse a girare pagina e a "perdonarsi" per quelle colpe che continua a darsi.

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