venerdì 22 maggio 2015

Mamma

E poi in una mattina partita malissimo, arrivo a casa tua a sorpresa, apro la porta con le xhiavi che porto sempre con me dopo l'11 luglio e vengo accolta da un inconsueto silenzio. 
Entro e ti trovo adagiata sul letto che dormi. Mi avvicino, mi siedo accanto a te senza svegliarti e ti guardo. Addosso hai una maglia che era mia e sotto la camicia da notte. Sopra di te solo quella copertina di lana color panna che ti ho portato io di ritorno da un viaggio in Spagna.
Che strano trovarti così alle undici di mattina, penso...
Tu, che non ti fermavi mai, che ti vestivi subito appena sveglia, che nemmeno con la febbre restavi a letto... Tu che alle undici di mattina  avevi di sicuro già preparato il pranzo e pensato alla cena...
Osservo le tue braccia oggi così stanche e fragili, le stesse che una volta mia hanno protetta, rassicurata, abbracciata.
Vorrei accarezzarti ma ti lascio dormire. 
Buon riposo mamma. 

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