Aprire gli occhi e trovarti in piedi vicina al nostro letto con l'aria assonnata, i capelli sciolti un po' arruffati appoggiati alle spalle e i pupini stretti fra le dita è sempre un risveglio piacevole, anche quando fuori è ancora notte fonda. Quando stanotte sei arrivata mi sembrava il solito incubo/pretesto per ricevere una dose notturna di coccole e sinceramente ti ho accolta a braccia aperte, ben contenta di avere anche io "la mia pupina" da abbracciare. Poi però dopo un po' che eri accanto a me ho aperto gli occhi e ti ho vista con gli occhi sbarrati e lo sguardo perso che fissavi il soffitto e stringevi forte i pupini, perfettamente sveglia. Allora ti ho chiesto cosa c'era che non andava e tu con la vocina bassa mi hai sussurrato "ho fatto un brutto sogno!". E io allora accarezzandoti ti ho chiesto cosa avevi sognato temendo la solita risposta ormai poco credibile "la tana dell'orso". Tu invece mi hai stupita e mi hai detto preoccupata: "ho sognato che mi rubavano e io dovevo vivere per sempre con loro, con i ladri!". A quel punto ti ho abbracciata forte e ti ho detto di stare tranquilla che nessuno ti avrebbe "rubata" e poi ho aspettato di vedere che ti stavi riaddormentando prima di riuscire anche io a riprendere sonno. E per il resto della notte ti ho tenuta stretta a me, perché sognare che qualcuno ti ruba è da povero un bruttissimo sogno anche per me Alice!
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