venerdì 8 maggio 2015

Una notte senza papà

Una notte senza papà è una notte insieme a te nel lettone, è una notte fatta di abbracci, di teneri mugolii nel silenzio, di striscianti avvicinamenti che mi confinano in un angolo di letto mentre tu ti allarghi diagonalmente aprendo gambe e braccia come fossero i raggi del sole o come giustamente ha osservato papà come "l'uomo di Vitruvio".
Una notte senza papà è una notte senza la sua spalla a cui appoggiarmi per addormentarmi (e in cui la tua è ancora troppo piccola per "usarla" da cuscino), ma va bene così perché stanotte ha bisogno lui di entrambe le sue spalle per poter reggere e portare il peso della paura e dello stress che sta vivendo in queste ore difficili.
Una notte senza papà è una notte in cui ormai è scontato che nel letto occuperai tu il suo posto (e anche il mio), perché anche se non so quando sia successo che tu sei diventata grande e che la tua presenza nel lettone non rischiasse più di creare una pericolosa abitudine, ormai è evidente che è successo e tu puoi restarci anche più notti di seguito, perché tanto sai che è solo una piacevole eccezione e che il tuo posto è di là, nel letto rosa da principessa.
Una notte senza papà è una notte fatta di sensi più sviluppati in cui anche un fruscio mi sveglia e mi sembra un pericoloso boato e Heidi che russa sul divano è sicuramente il ruggito di un leone.
Una notte senza papà è una notte più fredda anche se la finestra sul letto sopra di noi è rimasta rigorosamente chiusa per tutto il tempo, ma anche più silenziosa perché quel vetro chiuso all'alba non mi fa arrivare il piacevole cinguettio degli uccellini.
Una notte senza papà è una notte in cui la radiosveglia perde la sua principale funzione e inizia a parlare e suonare quando io sono già sveglia da un pezzo e serve solo a farmi compagnia.
Una notte senza papà precede sempre un giorno che sarà più lungo e quello che è appena iniziato già so che lo sarà ancora di più.
E speriamo che sia davvero un buon giorno...

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