giovedì 21 febbraio 2013

Il gioco del silenzio

Oltre quattro ore di viaggio e tuo padre ed io abbiamo avuto solo una piccola tregua dopo pranzo, durante la tue decisamente troppo breve pennichella.
Per il resto ho cercato più volte di cronometrare i tuoi attimi di silenzio, con ripetuti tentativi che si fermavano spesso molto prima dei dieci secondi.
Ho tentato anche di convincerti a fare il gioco del silenzio, spiegandoti anche quali fossero le semplici regole per vince, ma tu nonostante l'esaltazione iniziale, interrompevi continuamente il silenzio con domande... e il contatore era di nuovo fermo, a volte senza nemmeno avere il tempo di partire... 
Poi finalmente ho catturato sul cronometro "addirittura" 37 secondi di silenzio... Un risultato insperato ma eravamo ormai arrivati a destinazione, secondo me la stanchezza cominciava a farsi sentire anche su di te...
Ho capito subito che in questo non hai davvero preso da papà: con lui non basterebbero nemmeno le doppie cifre dei minuti del cronometro del mio cellulare... Lui sì che con noi due vincerebbe "a mani basse" ogni sfida!

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