In questi giorni la tua
evidente passione per i numeri è cresciuta e oltre a contare spesso i piccoli
oggetti che hai fra le mani, ti diverti a ripetere i numeri da uno a dodici,
quasi sempre in maniera perfetta… Poi salti il tredici e passi direttamente al
“quoddici” (quattordici)… ma per avere meno di due anni e mezzo mi sembri fin
troppo brava!
I numeri ti servono anche per
capire quanti anni hanno le persone, e dopo aver detto la tua età, indicandola
faticosamente anche con le dita, di solito passi a chiedere “e tu?”.
Oggi hai
fatto anche a me la stessa domanda e appena ti ho risposto quarantadue,
sentendo il due finale ti sei esaltata e hai subito risposto “mome me!” (come
me!)… Ecco Alice volevo dirti che il quattro davanti al due non ha un valore
puramente coreografico e decorativo, ma metterlo o non metterlo, cambia il
risultato delle cose… e come se lo cambia…
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