Eri da poco andata a nanna, e tuo
padre ed io ci illudevamo che tu stessi già dormendo, quando ti abbiamo sentita
prima mugugnare e poi chiamare. Prima papà è venuto a vedere cosa stesse
succedendo, poi tu hai voluto me ed io non ho saputo e nemmeno tentato di
resistere al tuo richiamo… Sono arrivata vicina a te e tu mi hai guardata e
ancora con i lacrimoni negli occhi mi hai sussurrato seria: “mamma non posso
più stare qui in mio lettino…”, allora io ti ho subito chiesto perché e tu mi
hai risposto convinta “perché devo venire nel lettone, qui è troppo pericoloso
per me…”…
Dunque Alice, è da ieri che sto
cercando di comprendere cosa ci sia di “pericoloso” in un bellissimo lettino
rosa, alto (forse sarebbe più corretto dire basso…) non più di 20 centimetri da
terra,con accanto un materasso per attutire le cadute qualora si verificassero,
pieno dei tuoi ciucci e peluche della nanna, con una morbidissima coperta rosa
e una meravigliosa tenda sopra, che fa tanto principesse…
Ma sai che davvero ti sembrerà
incredibile ma io non ci ho trovato proprio nulla di “pericoloso”…
Però tu
mi hai fatto una tenerezza incredibile e sono rimasta con te che mi stringevi
forte la mano fino a quando mi hai detto “buonanotte” e ti sei girata dall’altra
parte.
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