Ore otto
di questa mattina, il tuo dramma era già partito prima in sordina, piuttosto lento
e pacato, poi decisamente con toni più accesi e molto ben definiti…
La domanda
“cosa posso fare senza papà?”, ripetuta più volte piagnucolando esprimeva
perfettamente il tuo stato d’animo di oggi.
Dunque Alice
ti posso dare qualche suggerimento: senza papà puoi evitare di esultare felice
con frasi del tipo “guarda mamma che bel casino che ho fatto!” e soprattutto
puoi evitare di farlo il casino…, puoi fare il gioco del silenzio e tentare di
superare il tuo record di 37 secondi, puoi smettere di chiedere ad intervalli
regolari di non oltre 5 minuti “cosa posso fare senza papà?”, e volendo
potresti addirittura evitare di dirmi ossessivamente “io vollo mio papà!”, perché
comunque l’ho capito che vuoi lui ma a meno che tu non voglia andare a “contare
i numeri” con lui, non ci sono molte alternative…
P.s. Volevo
anche dirti che i lavoro di papà non consiste propriamente nel “contare i
numeri” e oltre tutto non è così scontato che se anche tu sei disposta ad
andare a contare con lui, lui sia altrettanto disposto a contare insieme a te…
Ora siamo addirittura all'"aiuto io ho bisogno di mio papà..."
RispondiElimina... è passata al lacrimoso e struggente "vollo tanto il mio papà"...
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