venerdì 1 maggio 2015

Insieme eppure diversi

Ho sempre pensato Alice che la parola d'ordine che identifica una famiglia fosse "condivisione!". Sono sempre stata convinta che nei momenti importanti dell vita il ruolo di un marito e di una moglie (sposati o conviventi sinceramente non fa  differenza) sia quello di rimanere uniti e vicini.
Perche sentire uno sguardo affettuoso ci può far sentire meno soli, perché solo chi ci conosce bene può capire i nostri silenzi e può riuscire a farci stare un po' più tranquilli anche quando abbiamo paura.
Ma... ma ho anche sempre pensato Alice che in amore le diversità vadano non solo accettate ma anche comprese e rispettate. I diversi modi di affrontare la vita e le situazioni che si presentano a volte rendono difficile la condivisione. Come fra me e papà ad esempio.
Lui è taciturno, chiuso, e spesso bisogna interpretare le sue emozioni e intuire i suoi pensieri affogati nei suoi silenzi e una volta ero anche piuttosto brava a farlo. 
Devi sapere Alice che il tuo papà è il tipico uomo un po' "orso". Del resto è proprio quando si è descritto come un "orso" che io ho cominciato a innamorarmi di lui... 
Io sono l'opposto e faccio davvero fatica a volte a comprendere la sua necessità a stare da solo, e mi risulta sempre più difficile accettare il suo bisogno di non condividere con me i momenti importanti.
Ma se è quello che vuole io so stare al mio posto, al posto in cui lui vuole che io rimanga. 

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