Ho sempre pensato Alice che la parola d'ordine che identifica una famiglia fosse "condivisione!". Sono sempre stata convinta che nei momenti importanti dell vita il ruolo di un marito e di una moglie (sposati o conviventi sinceramente non fa differenza) sia quello di rimanere uniti e vicini.
Perche sentire uno sguardo affettuoso ci può far sentire meno soli, perché solo chi ci conosce bene può capire i nostri silenzi e può riuscire a farci stare un po' più tranquilli anche quando abbiamo paura.
Ma... ma ho anche sempre pensato Alice che in amore le diversità vadano non solo accettate ma anche comprese e rispettate. I diversi modi di affrontare la vita e le situazioni che si presentano a volte rendono difficile la condivisione. Come fra me e papà ad esempio.
Lui è taciturno, chiuso, e spesso bisogna interpretare le sue emozioni e intuire i suoi pensieri affogati nei suoi silenzi e una volta ero anche piuttosto brava a farlo.
Devi sapere Alice che il tuo papà è il tipico uomo un po' "orso". Del resto è proprio quando si è descritto come un "orso" che io ho cominciato a innamorarmi di lui...
Io sono l'opposto e faccio davvero fatica a volte a comprendere la sua necessità a stare da solo, e mi risulta sempre più difficile accettare il suo bisogno di non condividere con me i momenti importanti.
Ma se è quello che vuole io so stare al mio posto, al posto in cui lui vuole che io rimanga.
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