venerdì 25 febbraio 2011

Amore viscerale


IO ti ho desiderata, voluta e aspettata per nove mesi, IO ho digiunato e vomitato i primi tre mesi della gravidanza, IO ti ho sentita muovere e rigirarsi come una trottola ininterrottamente, di giorno e di notte, IO ho un taglio che va da parte a parte, IO ho sentito le mie viscere svuotate dopo la tua nascita, IO ho un corpo che non è lontanamente simile a quello che era prima di te, IO mi sono svegliata ogni notte, ogni volta che hai avuto fame, IO ho passato con te praticamente ogni attimo della mia vita negli ultimi quattro mesi.
IO rifarei tutto, una, dieci, cento, mille volte, perché sei mia figlia, perché per te darei la vita, perché ti amo più della mia stessa vita, perché sei carne della mia carne, perché sei parte di me, perché sei parte dell’uomo che amo e che ho scelto di avere accanto.
Ma IO E SOLO IO SONO TUA MADRE e voglio che questo non venga mai dimenticato, nemmeno per un istante.
IO E SOLO IO SONO TUA MADRE e pretendo che questo mio ruolo sia rispettato e tenuto in considerazione sempre, in ogni momento.
Non esiste nessun altro oltre a me e a tuo padre che possa decidere ciò che è giusto per te, ciò che vogliamo e che non vogliamo.
Quando sarai grande e sarai in grado di farlo, deciderai da sola, ma nel frattempo decidiamo noi.
Non esiste grado di parentela che possa autorizzare qualcun altro a decidere per te.
Non ci sono nonni, zii, cugini che abbiano il benché minimo potere decisionale su di te e sulla tua vita.
Voglio, esigo e pretendo che tutto il resto del mondo chieda a noi, ai tuoi genitori, se possono o non possono farti fare qualcosa.
Oggi è un gesto banale, forse innocuo, come darti in braccio a qualcuno… e domani cosa devo aspettarmi, che ti facciano mangiare patatine fritte e bere coca cola anche se non rientrano nella dieta che ho scelto per te?
No Alice, non glielo permetterò!
E nemmeno gli permetterò di trattarti e di considerarti come se fossi un bambolotto, o peggio, un pagliaccio.
Ho aspettato per quarant’anni di diventare madre e non consentirò a nessuno di sostituirsi anche solo per un istante a me.
Hai una madre che non vive nell’attesa e nella speranza che tu sia più grande per “scaricarti” a qualcun altro, hai una madre che ha sempre voluto esserlo e che ama il suo ruolo di madre e che pertanto, vuole goderselo fino in fondo per non rimpiangere nemmeno un istante di questi mesi, di questi anni, che corrono via veloci.
Non se se questa possa essere considerata una fortuna per te, ma questa è l’unica madre che hai.
Oggi con una rabbia improvvisa e violenta ho sentito il sangue che mi ribolliva nelle vene e ho urlato a me stessa e al mondo il mio amore viscerale per te. Ora mi sento meglio.

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