Una
volta dopo cena io mi sedevo in braccio a papà e parlavamo per qualche minuto.
Ora dopo cena io resto seduta dove sono e tu fra le sue braccia, emetti
gridolini di gioia.
Una
volta era raro che io uscissi con i vestiti macchiati. Ora, vista la tua
velocità ed abilita nel rigurgitarmi addosso, è raro che io riesca ad uscire e
a rientrare con gli abiti puliti.
Una
volta avevo una tessera per la piscina a nome mio. Ora ho la stessa tessera per
la piscina, ma è a nome tuo.
Una
volta quando papà andava o rientrava dal lavoro come prima cosa si avvicinava a
me e mi salutava. Ora quando papà va o rientra dal lavoro mi si avvicina ma per
salutare te.
Una
volta andavo nei negozi e compravo principalmente cose per me. Ora entro solo
in negozi dove so di poter trovare cose per te.
Una
volta avevo nel portafoglio un solo tesserino sanitario: il mio. Ora nel
portafoglio ho due tesserini sanitari: uno è il mio l’altro è il tuo.
Una
volta quando eravamo a tavola io e papà ci aspettavamo per poter mangiare
assieme. Ora io e papà quando siamo a tavola aspettiamo che arrivi l’altro per
darci il cambio e poter mangiare senza doverti contemporaneamente intrattenere.
Una
volta fra quando decidevo di uscire e quando uscivo passavano al massimo dieci
minuti. Ora fra quando decido di uscire e quando riesco a farlo passa almeno
mezz’ora e spesso nel frattempo mi passa la voglia…
Una
volta non facevo il topless, mostrare il seno in pubblico mi imbarazzava. Ora
nemmeno so cosa sia l’imbarazzo di mostrare il seno in pubblico.
Una
volta tu non c’eri. Oggi fortunatamente sei qui.
Per questo non ho nessun
rimpianto per ciò che era una volta.
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