Stai bene, e poi all’improvviso
qualcuno trova la chiave e apre quella porta che tu, tanto tempo fa, hai
accuratamente chiuso, e che pensavi che non nascondesse più niente.
Qualcuno prende quella
chiave, apre quella porta e tutto ad un tratto, tutto ciò che pensavi superato,
risolto, guarito, esce e ti travolge.
Pensavi di stare bene,
ma all’improvviso ti accorgi che certe ferite sono ancora vive e i ricordi
ritornano a galla più vivi e più feroci, e il dolore dentro di te si risveglia
e come una pugnalata al petto, torna a dilaniarti.
Ti guardo, ti abbraccio
forte, una lacrima scende sul mio viso e la sofferenza si placa.
È durata solo un minuto,
ma è stata intensa.
Ti stringo a me e ti osservo:
sei bellissima, sei tutto ciò che ho desiderato, sei la mia gioia più grande,
sei unica e non ti cambierei con niente al mondo ma resta un vuoto dentro di
me, il vuoto di quella bimba che doveva essere… ma che non è mai stata.
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