Ieri
sera tu non smettevi di piangere ed io, dopo averti allattata, cambiata e
intrattenuta in ogni modo che conoscevo, non ho più saputo cosa fare ed in
preda al panico mi sono seduta per terra davanti al tuo passeggino ed ho cominciato
anche io a piangere con te.
Tu
sei una bimba buona, io ne sono consapevole e ieri sinceramente non avevi
pianto più di altre volte, ma io probabilmente ero stressata da una giornata
che per me era stata decisamente troppo pesante, e mi sono lasciata travolgere
dallo sconforto.
Ti
guardavo piangere e mi sentivo totalmente incapace di tranquillizzarti, ero
pietrificata di fronte al tuo pianto e di fronte alla mia improvvisa incapacità
a gestirlo.
Ora, con la luce del giorno
tutto appare più chiaro e resta un profondo senso di colpa per quell’urlo fatto
di fronte a te sicuramente in tono troppo forte, e resta nei miei ricordi la
tua immagine spaventata e con gli occhi lucidi, e cresce dentro di me la
certezza di avere sbagliato e la paura di essere io stessa sbagliata, di essere
proprio come quell’urlo, ovvero ciò che non meritavi.
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