mercoledì 1 febbraio 2012

Cicciou

Papà mi chiama “Ciciò”. Più o meno ha sempre usato questo nomignolo, a volte modificato in “Cicette”, ma diciamo che il ceppo originale è sempre lo stesso. Io spesso scherzando dico che è il suo modo per semplificarsi la vita e per non confondersi fra me e tutte le sue donne (sinceramente non credo ne abbia altre, ma sono certa che se ci fossero lui sarebbe così furbo da utilizzare un unico nomignolo per tutte, in modo da non confondersi con i nomi…).
Io chiamo papà “Ciccio”. Non so perché, è venuto così, forse per fare da eco al suo meno scontato “Ciciò”… Ieri avevo bisogno di lui, io ero di sopra e lui al piano di sotto e siccome papà è un po’ duro d’orecchie, ho urlato più volte a gran voce “Cicciooo”.
Tu come sempre attentissima ad ogni dettaglio, hai subito memorizzato e da ieri giri per casa chiamando “Cicciou” (la “U” davvero non poteva mancare…) e addirittura oggi ti ho beccata mentre “telefonavi” a “Cicciou”…

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