Quando
qualcosa mi turba o mi disturba, il risveglio è indubbiamente la parte peggiore
della giornata, il momento più difficile da affrontare. È sempre stato così,
fin da quando ero bambina, poco più grande di te Alice. Certo, ora che sono
madre non posso permettermi di lasciarmi andare allo sconforto e devo mettere subito
da parte i brutti pensieri e la tristezza, perché c’è qualcuno nella stanza
accanto, sì, la tua stanza Alice, proprio la stessa in cui sembra essere
scoppiata la guerra dei giochi… C’è qualcuno, dicevo, che con la sua vocina
squillante ed allegra, mi richiama all’ordine e non mi consente nemmeno un
attimo di “defaiance”. E così stamattina, nonostante il mio pessimo umore e la
mia voglia di girarmi dall’altra parte e tentare di ricominciare a dormire, mi
sono alzata e preparata per affrontare insieme a te un nuovo giorno, una nuova
settimana. Ora non resta che decidere come occupare queste lunghe ore che
mancano al rientro di papà dal lavoro. Le cose da fare sarebbero tantissime, ma
la voglia di farne anche solo una, è totalmente inesistente… Per ora mi sono
limitata ad aggiornare le pagine del nostro “diario di famiglia”.
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