Alice, devo
dirtelo, adoro la tua “L”…
Mi piace
quando arrotoli la lingua fra i denti e cerchi di pronunciarla, e puntualmente
ti viene fuori un suono meravigliosamente ridicolo, che assomiglia sì ad una “L”
ma che ha tutt’altre caratteristiche. E così riesci a trasformare una parola
normale come “libellula” in un suono divertente e musicale, per non parlare del
mitico “coccodrillo”, “dlillo”, che ieri sera ha fato sbellicare dalle risate
prima me e poi tuo padre… .
Ora mi
aspetto che lui, che non sa resisterti, ti porti a casa una versione in peluche
formato gigante, di un verdissimo e morbidissimo coccodrillo, fortunatamente
innocuo, sebbene invadente. L’unica mia speranza è che in commercio non ci siano
esemplari corrispondenti a queste caratteristiche, in alternativa credo che dovrò
abituare all’idea di un nuovo animale in casa… tanto, dove si vive in quattro,
cinque o sei… stringendosi,ci si sta anche in sette, otto o nove…
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