domenica 26 febbraio 2012

Fate la nanna?


Molto tempo fa, quando ancora facevo la baby sitter e non sapevo se avrei mai coronato il mio sogno di avere dei figli miei, mi avevano parlato di un libro molto diffuso fra le mamme ed i papà, si intitola “fate la nanna”. Il libro, scritto da un team di esperti in problematiche legate al sonno, è un piccolo volumetto che si legge piuttosto velocemente, ma in poche pagine fornisce ai genitori, chiare e precise indicazioni su cosa fare quando il proprio cucciolo non ne vuole sapere di dormire.
Noi con te non ne abbiamo mai avuto bisogno, e sinceramente non so se dopo averlo letto, avrei davvero avuto la forza, il coraggio, la costanza e la determinazione, di mettere in pratica i metodi che vengono suggeriti, anche se credo che la mancanza di sonno ti porti a fare scelte a volte anche piuttosto drastiche.
Ne abbiamo un esempio giusto qui vicino a casa, dove vive una famiglia che qualche mese prima di te ha avuto un bimbo che non credo che da quando è nato, abbia mai dormito oltre tre ore di fila. Ricordo che quando ero incinta il suo pianto mi terrorizzava,procurandomi, a volte, vere e proprie crisi di sconforto pensando a come avrei fatto se anche tu fossi stata così.
La mamma del nostro vicino di casa penso che abbia risolto il suo problema, adottando come regola proprio il suddetto metodo “fate la nanna” e bisogna dire, che non c’è nessun dubbio sui risultati: lei la nanna la fa, chi però non riesce a dormire, oltre naturalmente al bimbo, siamo noi vicini di casa, che veniamo svegliati nel cuore della notte dalle urla strazianti del bambino che viene lasciato a piangere, fino a quando non si calma da solo, cosa che a volte capita anche un’ora più tardi…

2 commenti:

  1. a me quel metodo non piace molto capisco che uno ha sonno ma in quel non credo si risolva molto non so forse perchè anche noi non abbiamomai avuto problemi di sonno parliamo così

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  2. Anche a me non piace e la mia pediatra dice che fa grossi danni a livello psicologico, minando le sicurezze del bambino che si sente ignorato. Il bimbo smette di piangere non perchè tranquillo ma solo rassegnato...

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