Quante
notti abbiamo passato abbracciati sotto le coperte del nostro letto, tuo padre
ed io, quante ore trascorse qui, vicini, distesi a chiacchierare, a consolare
le nostre sofferenze, a placare le nostre ansie, a immaginare come avremmo
voluto che fosse il nostro futuro, a parlare di noi, a sognare di te, a farci
le coccole, a guardare il cielo sopra le nostre teste attraverso la grande
finestra, volutamente priva di tende…
E questa
notte Alice, non c’è nulla di diverso,
solo tanta voglia di stare così, abbracciati, vicini, distesi… Questa notte
Alice, va bene anche il silenzio perché ci sono momenti in cui le parole non
servono e gli sguardi non hanno bisogno di spiegazioni e i silenzi parlano… e se
li sai ascoltare ti dicono davvero un sacco di cose…
Però Alice
mi raccomando, mi devi promettere che non dirai mai a papà quello che ti ho appena
scritto: già è di poche parole, se gli diciamo anche che i silenzi parlano, temo
che si sentirebbe autorizzato a stare zitto…
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