venerdì 10 febbraio 2012

Quante notti...


Quante notti abbiamo passato abbracciati sotto le coperte del nostro letto, tuo padre ed io, quante ore trascorse qui, vicini, distesi a chiacchierare, a consolare le nostre sofferenze, a placare le nostre ansie, a immaginare come avremmo voluto che fosse il nostro futuro, a parlare di noi, a sognare di te, a farci le coccole, a guardare il cielo sopra le nostre teste attraverso la grande finestra, volutamente priva di tende…
E questa notte Alice,  non c’è nulla di diverso, solo tanta voglia di stare così, abbracciati, vicini, distesi… Questa notte Alice, va bene anche il silenzio perché ci sono momenti in cui le parole non servono e gli sguardi non hanno bisogno di spiegazioni e i silenzi parlano… e se li sai ascoltare ti dicono davvero un sacco di cose…
Però Alice mi raccomando, mi devi promettere che non dirai mai a papà quello che ti ho appena scritto: già è di poche parole, se gli diciamo anche che i silenzi parlano, temo che si sentirebbe autorizzato a stare zitto…

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