Una notte
piena di vento, una casa piena di fessure e fori d’aereazione lasciati
volutamente aperti, per evitare qualsiasi rischio dovuto a perdite di gas, un
cane terrorizzato dal vento, dei padroni troppo stanchi per sentirla che si
agita nervosamente, mentre cerca un luogo più silenzioso dove riuscire a
dormire…
Sono
bastati pochi elementi per fare in modo che questa notte si realizzasse una delle
cose che avevo sempre sperato che succedesse…
Stamattina
la porta della tua camera era stranamente aperta e non socchiusa, come la
lasciamo di solito, e con grande sorpresa di tuo padre e mia, entrando in punta
di piedi, siamo subito riusciti a scorgere nella penombra, una sagoma nera, tranquillamente
arrotolata sul tuo divanetto a fiori colorati, circondata da cuscini, bambole e
peluches… Eccoli lì, i nostri trenta chili di peli neri, il nostro “cane
coraggio”, ci guardava timidamente, temendo forse una sgridata perché aveva
invaso abusivamente un territorio non suo, perché approfittando del buio della
notte, aveva occupato furtivamente un divano, l’unico che fino a quel momento non
aveva ancora invaso e sul quale ufficialmente non aveva mai avuto ancora il
permesso di salire…
Ci
guardava immobile come la sfinge e forse, in cuor suo, cercava davvero di passare
inosservata in mezzo a tanti altri finti animali…
Ma mentre
noi eravamo divertiti da quella scena e stupiti dalla sua presenza, tu devi
aver sentito la nostra di presenze e ti sei svegliata e immediatamente tirata
su, e quando l’hai vista, hai subito sorriso e gridato piena di gioia “Heidi!”
e lei, il finto peluche… ha smesso di fingere e ha cominciato a scodinzolare
rumorosamente… Impossibile a questo punto non scoppiare a ridere!
Credo che
da questa notte non dormirai più sola…
E intanto per cominciare tu e lei vi state facendo nella stessa camera una mega pennichella dalle 10 e 30 di questa mattina...
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