…
e poi ci sono giorni difficili, in cui riuscire a gestirti d sola per circa
dodici ore in una giornata, diventa un’impresa faticosa.
Rispondere
alle tue continue domande, soddisfare (quando giusto e possibile) le tue
ininterrotte richieste, comprendere le tue costanti necessità, appagare la tua
crescente curiosità, stimolare la tua accesa intelligenza…sono solo alcune
delle attività che riempiono la mia giornata non lasciando spazio e soprattutto
energie per nient’altro.
Le
cose da fare si accumulano davanti ai miei occhi, ma nelle uniche tre ore “libere”
in cui tu fortunatamente dormi, io ne approfitto a volte per cucinare, spesso per
scrivere al computer e a volte, molto di meno di quello che vorrei, per
riposare.
E
quando inizio a godermi quei ritagli di tempo a mia disposizione, tu ti svegli e
la giostra ricoincia a girare…
Questo mio
sfogo non significa Alice che io non ti voglia bene, nemmeno immagini quanto io
te ne voglia, ma in questo periodo sono davvero tanto, troppo stanca e… e poi…
ci sono giornate no, in cui tutto diventa più cupo.
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