sabato 30 marzo 2013

Il "male incurabile" da cui si guarisce

... e poi all'improvviso un giornalista in televisione, parlando di Enzo Iannacci che è morto proprio in questi giorni, dice "dopo aver combattuto fino all'ultimo giorno, è stato stroncato una malattia incurabile..." e tu di nuovo vedi comparire ben chiaro sulla tua pelle quel "bollino rosso" che ogni tanto eri addirittura riuscita a sbiadire...
Prima ci resti male e poi ti arrabbi e vorresti urlare al mondo la tua rabbia!
Ma perché ci ostiniamo a ripetere che oggi di cancro si può guarire se poi lo chiamiamo "il male incurabile"? Di fronte ad affermazioni di questo tipo una persona come me che si trova suo malgrado a dover convivere con un passato irrimediabilmente "macchiato" dal cancro, come si può sentire?

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