Avevo sempre pensato al cancro come a qualcosa da cui se ne esce vivi solo per miracolo, e i "miracolati" ai miei occhi non erano solo persone fortunate, erano degli eroi, forti e coraggiosi e dovevano avere di certo dei poteri magici in grado di fargli combattere e vincere un male definito da tutti incurabile.
Più volte mi ero chiesta in che modo fosse davvero possibile ricominciare a vivere dopo il cancro, mi sembrava un'impresa impossibile, di cui solo pochi eletti erano capaci.
Oggi mentre guidavo tornando a casa, proprio pochi minuti fa, improvvisamente ho pensato: "eccomi qua, io ho avuto un cancro, il cancro..." e subito dopo ho realizzato che a poco a poco, anche se in maniera diversa da prima, anche io sto ritornando a "vivere".
Non so ancora come sia possibile vivere dopo il cancro, ancora sono qui a chiedermelo e a cercare di capirlo, ma oggi so che ci si può riuscire.
Si cerca di non pensare troppo, si cerca di girare pagina, si cerca di arginare la paura, si cerca di essere ottimisti... Si cerca anche di dimenticare quei momenti in cui tutto sembrava finito, in cui si aveva la netta impressione di essere solo di passaggio... è di essere ormai giunti alla fine del viaggio.
Non sempre ci riesce e ci sono giorni in cui improvvisamente e senza una ragione il pensiero di aver avuto "il cancro" ti assale, ti travolge, ti devasta e ti sembra insostenibile... e non riesci in nessun modo a comprendere come si possa continuare a vivere "dopo", con quella pesante consapevolezza sulle spalle. E pensandoci bene non ti senti un eroe e nemmeno più forte e coraggioso, anzi, ti senti più fragile e più vulnerabile di prima, come un filo d'erba in mezzo alla tempesta.
Ecco Alice, oggi io mi sento un po' così, forse perché questo tempo cuoo non aiuta, forse perché ho dormito poco, forse perché come te faccio brutti sogni, forse perché ogni tanto mi rendo conto che gli ultimi mesi sono davvero successi e non fanno parte del peggiore dei miei incubi...
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