venerdì 1 marzo 2013

Pedalare in bicicletta

Pessima idea quella di stamattina di tuo padre che mi ha suggerito di portarti a “pedalare” al parco in bicicletta.
Pessima idea la mia, di ascoltare il consiglio di tuo padre…
La prima “tragedia” l’abbiamo dovuta affrontare e superare ancora fra le mura di casa, quando abbiamo scoperto che il tuo casco non ti entra più in testa… Inutile dire che tu senza casco non volevi saperne di uscire… Dopo svariati tentativi e molte parolacce mentali, sono riuscita miracolosamente ad appoggiartelo in bilico sulla testa e siamo finalmente riuscite ad uscire…
Il secondo dramma è stato sul pianerottolo, perché ovviamente tu avevi deciso di uscire in bicicletta e non eri disposta a scendere dal tuo mezzo di trasporto nemmeno per fare la rampa di scale che ci separa dal giardino e dalla strada…
Superato anche questo ostacolo siamo finalmente arrivate giù e qui ho scoperto che sebbene siano passati almeno quattro mesi dalla nostra ultima uscita in bicicletta, non è cambiato assolutamente niente, anzi,se possibile qualcosa è addirittura peggiorato…
Tu non pedali, nemmeno più all’indetro, ti stanzi sulla sella della bicletta impettita come la statua della libertà e non muovi più nemmeno per sbaglio uno dei muscoli dei tuoi arti inferiori, aspetti di essere comodamente spinta.
Tu non guidi, tieni le mani appoggiate sul manubrio semplicemente per bellezza, forse anche perché è un posto comodo dove stare, ma non pensi minimamente di cercare di girare a destra o sinistra per evitare gli ostacoli che incontri lungo il tuo pecorso.
E per concludere tu non guardi nemmeno avanti… resti a testa bassa a fissare i tuoi piedi che se ne stanno assolutamente immobili sui pedali…
Inutile dire che l’iniziale progetto di arrivare fino ai giochi dei bambini si è spento molto prima di arrivare anche solo alla rotonda qui di fronte a casa. Dopo averti consolata perché eri disperata e volevi assolutamente che ci fosse il tuo papà ad insegnarti la difficile “arte di andare in bicicletta”, sono riuscita a convincerti a raccogliere dei fiori e a tornare a casa…
Papà quando gliel’ho raccontato ha detto che la prossima volta andrà meglio.
Io ne sono sicura, anche perché la prossima volta ci sarà lui a fare da istruttore…

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