Pessima
idea quella di stamattina di tuo padre che mi ha suggerito di portarti a “pedalare”
al parco in bicicletta.
Pessima
idea la mia, di ascoltare il consiglio di tuo padre…
La
prima “tragedia” l’abbiamo dovuta affrontare e superare ancora fra le mura di
casa, quando abbiamo scoperto che il tuo casco non ti entra più in testa… Inutile
dire che tu senza casco non volevi saperne di uscire… Dopo svariati tentativi e
molte parolacce mentali, sono riuscita miracolosamente ad appoggiartelo in
bilico sulla testa e siamo finalmente riuscite ad uscire…
Il
secondo dramma è stato sul pianerottolo, perché ovviamente tu avevi deciso di
uscire in bicicletta e non eri disposta a scendere dal tuo mezzo di trasporto nemmeno
per fare la rampa di scale che ci separa dal giardino e dalla strada…
Superato
anche questo ostacolo siamo finalmente arrivate giù e qui ho scoperto che
sebbene siano passati almeno quattro mesi dalla nostra ultima uscita in
bicicletta, non è cambiato assolutamente niente, anzi,se possibile qualcosa è
addirittura peggiorato…
Tu
non pedali, nemmeno più all’indetro, ti stanzi sulla sella della bicletta impettita
come la statua della libertà e non muovi più nemmeno per sbaglio uno dei muscoli
dei tuoi arti inferiori, aspetti di essere comodamente spinta.
Tu
non guidi, tieni le mani appoggiate sul manubrio semplicemente per bellezza,
forse anche perché è un posto comodo dove stare, ma non pensi minimamente di
cercare di girare a destra o sinistra per evitare gli ostacoli che incontri lungo
il tuo pecorso.
E
per concludere tu non guardi nemmeno avanti… resti a testa bassa a fissare i tuoi
piedi che se ne stanno assolutamente immobili sui pedali…
Inutile
dire che l’iniziale progetto di arrivare fino ai giochi dei bambini si è spento
molto prima di arrivare anche solo alla rotonda qui di fronte a casa. Dopo
averti consolata perché eri disperata e volevi assolutamente che ci fosse il
tuo papà ad insegnarti la difficile “arte di andare in bicicletta”, sono
riuscita a convincerti a raccogliere dei fiori e a tornare a casa…
Papà
quando gliel’ho raccontato ha detto che la prossima volta andrà meglio.
Io ne
sono sicura, anche perché la prossima volta ci sarà lui a fare da istruttore…
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