mercoledì 23 aprile 2014

Tu come me...

Ieri ti sei svegliata col fiato corto, anzi cortissimo. 
Le parole si spezzavano a metà perché nel frattempo era finita l'aria. 
Un attacco d'asma in piena regola.
In assenza della tua pediatra ho tirato fuori le sue vecchie ma sempre valide istruzioni di cosa fare in caso di "fatica nella respirazione" e ho seguito alla lettera ogni singolo passaggio. 
Verso sera stavi decisamente meglio, ma non bene.
Hai passato una notte tranquilla e stamattina ti sei svegliata bene.
Poi hai deciso che dovevi ballare e cantare un pochino prima di prepararti per andare a scuola.
Sono bastati quarto salti ed eri stremata.
Quando sentendoti affaticata sono venuta in camera tua eri per vedere come stavi ti ho trovata seduta sul letto, con la faccina triste e lo sguardo basso.
Mi sono avvicinata a te e mi sono inginocchiata per essere alla tua altezza, poi ti ho accarezzata e ti ho chiesto se facevi fatica a respirare.
Senza alzare gli occhi da terra mi hai risposto di sì.
Il cuore mi si è stretto ed è diventato piccolo piccolo...
Allora ti ho abbracciata e accarezzandoti il petto ti ho detto "lo so amore,capisco bene come ti senti, anche la mamma quando era una bimba a volte faceva fatica a respirare e sentiva quel peso proprio qui, ma stai tranquilla che passa in fretta".
Che tenerezza mi ha fatto vederti così e in quella bimba triste e preoccupata seduta sul letto ho rivisto me bambina durante i miei primi e memorabili attacchi d'asma quando non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo e percepivo solo la fatica di fare qualsiasi cosa.
Non preoccuparti amore, come dicevi quando eri piccola "passa passa"!

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