Eravamo
a tavola tu, io ed Elena una cara amica mia, ti facevo delle domande per farti fare
un po’ di conversazione, ad un certo punto esaurito il solito questionario di rito,
ho provato ad ampliare il copione e all’improvviso ti ho chiesto come si
chiamava il tuo fidanzato. Non so neanche dirti come mi sia venuta in mente una
domanda del genere e sinceramente mi aspettavo che tu mi rispondessi “Dadidi”,
o piuttosto che restassi in silenzio, e invece tu, senza la benché minima esitazione,
con fermezza e decisione, hai subito risposto “papà”… Mi devo ancora riprendere
da questa tua inaspettata risposta…
La
domanda sorge spontanea: ed io che ruolo ricoprirei nel tuo anomalo quadretto
familiare?
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