giovedì 13 settembre 2012

La notte che verrà



Ecco Alice, ancora massimo un’oretta e tu andrai a nanna, nel lettino insieme a tutti i tuoi amici. Dopo quasi due anni ho deciso che da questa notte non accederò la radio che mi mette in comunicazione facendomi sentire i suoni della tua stanza, e sai perché lo faccio? Perché la notte appena trascorsa ci hai tenuti svegli cantando e ridendo nel sonno! Sì, sì, è inutile che fai quella faccia stupita! Tu forse non te lo ricordi ma ti assicuro che è andata proprio così.
Se non ti fidi delle mie parole chiedilo a papà e senti un po’ cosa ti dice…
Perciò volevo dirti che, se hai bisogno della mamma, nella notte che verrà dovrai chiamarmi a voce alta perché io non potrò sentire anche i più piccoli mugolii, capito?

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