Ecco
Alice, ancora massimo un’oretta e tu andrai a nanna, nel lettino insieme a
tutti i tuoi amici. Dopo quasi due anni ho deciso che da questa notte non
accederò la radio che mi mette in comunicazione facendomi sentire i suoni della
tua stanza, e sai perché lo faccio? Perché la notte appena trascorsa ci hai
tenuti svegli cantando e ridendo nel sonno! Sì, sì, è inutile che fai quella
faccia stupita! Tu forse non te lo ricordi ma ti assicuro che è andata proprio
così.
Se
non ti fidi delle mie parole chiedilo a papà e senti un po’ cosa ti dice…
Perciò volevo
dirti che, se hai bisogno della mamma, nella notte che verrà dovrai chiamarmi a
voce alta perché io non potrò sentire anche i più piccoli mugolii, capito?
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