Dopo settimane di ricerca,
stamattina ho finalmente trovato i pesci colorati in plastica elettrostatica da
attaccare ai decisamente troppo seri, freddi e asettici, vetri del “nostro”
bagno. Solo per farti stare buona nel negozio mentre li sceglievo, ti ho detto “poi
li attacchiamo” (sì lo so, certe volte sono bastarda…). Tu che hai un’ottima
memoria, (e che ti fidi di me), naturalmente appena entrata a casa hai esordito
con un pericolosissimo “io tacco pessi”… (io attacco i pesci). Ma poiché io volevo
dedicarmi da sola a questo “durissimo lavoro”… rima ho fatto finta di non
capirti poi ho ignorato la tua richiesta, distraendoti e dopo averti dato da
mangiare, ti ho spedita a nanna.
Mentre tu dormivi ignara di ciò
che succedeva al piano di sotto, io nel frattempo davo libero sfogo alla mia
creatività e riempivo ogni angolo del bagno di meravigliosi pesci coloratissimi
e allegrissimi… Pensa che ho addirittura saltato il pranzo (non saltato
posticipato…) per finire in tempo la mia opera!
Ora di certo non si potrà dire
che il nostro bagno in acciaio e vetro satinato, “fa ospedale”, al limite “fa
pediatría”…
Secondo papà “fa bagno della
bimba”, peccato solo che in questo caso la più bimba fra noi due sono
decisamente io…
Ora mi aspetto la tua
arrabbiatura quando arrivando giù troverai i “pessi già taccati”… secondo me ti
vendicherai staccandomeli tutti…
Del resto
se davvero lo farai, come potrei darti torto?
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