lunedì 18 luglio 2011

Domenica pomeriggio


Tu stesa su papà che ti prendi le coccole, lui che non aspettava altro che poterti tenere un po’ fra le sue braccia come quando eri neonata, per farti i “carini”…
Questa è la scena che mi si è presentata accanto ieri, in un caldo pomeriggio di metà luglio, mentre noi tutti sul divano (certo, Heidi inclusa… e non chiederti come facevamo a starci) ci godevamo il freschino dell’aria condizionata e guardavamo uno di quei film perfetti per la domenica, aspettando che si facesse un po’ più tardi per andare al mare.
Avrei voluto fermare il tempo, congelarlo in quell’attimo di normale vita quotidiana, quell’istante assolutamente perfetto, in cui non ci mancava assolutamente niente.
Tutto quello che volevo era lì, tutto quello che sognavo e anche di più era accanto a me.
Mi sono guardata attorno e ho subito pensato: “Non svegliatemi, non spostate le pedine e non mandate avanti gli orologi. Sssst, lasciatemi dormire, fermate il gioco, stoppate il tempo!!! Va tutto bene così, grazie!”

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