Oggi pomeriggio dopo
essere stata colta da un attacco di “figlite” fulminante, ho deciso che volevo
assolutamente che tu dormissi accanto a me sul divano.
Volevo abbracciarti,
coccolarti e tenerti stretta vegliando il tuo sonno.
Così, all’ora della tua
pennichella, non appena ho notato un tuo cedimento, ti ho presa, ho sistemato
tutto in modo che tu non potessi cadere e ti ho adagiata al mio fianco,
accarezzandoti dolcemente la fronte, nel tentativo (vano) di rilassarti.
Dopo mezz’ora di calci
(tuoi), ho deciso che forse era il caso di portarti nel tuo letto dove ti sei
addormentata in un secondo e senza fare nessunissimo capriccio…
Temo che dovrò rassegnarmi
al fatto che non sei una bambina abituata a dormire con accanto mamma o papà e
adori dormire da sola nel tuo lettino, con l’unica compagnia di “Anna, la
coniglietta della nanna”. Siiigh…
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