Stamattina siamo andati
a fare colazione a Bellaria in bicicletta.
Siccome sono una mamma
previdente e apprensiva, (anche se conoscendo altre mamme ho scoperto che in
giro c’è di molto peggio…), ti ho messo il caschetto in testa, solo che nell’allacciarlo
ho involontariamente preso anche la tua pellicina del sottocollo…
Tu ovviamente e
giustamente hai cominciato immediatamente a piangere con dei goccioloni
incredibili, io non riuscivo a capire cosa avessi fatto… e quando l’ho capito
con le mani che mi tremavano sono riuscita a sganciare il caschetto, ma non a
consolarti… Inutile dire come mi sono sentita… Tu hai continuato a piagnucolare
per un bel po’ ed io a stare male ogni volta che lo facevi.
Papà ha tentato invano
di ripetermi con non era una ferita mortale e che nei prossimi anni tornerai a
casa più e più volte con lividi graffi, botte e ferite varie.
Io ho continuato a stare
male e a pensare che no, non sono assolutamente pronta a vederti cadere,
piangere… non riesco a consolarti e vederti stare male mi distrugge, mi fa
sentire inutile…
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