Come la maggior parte dei genitori ti amo Alice. Di un amore viscerale di quelli che ti toglie il respiro e ti fa fermare il cuore. Un amore che ha cancellato la vita e il mondo prima della tua nascita e che era inimmaginabile.
Ma da quando sei nata nonostante io non abbia impegni e stress di lavoro c'è una cosa che mi ha sempre terrorizzata: l'idea di "dimenticarti" in macchina.
No, non dimenticarmi di te, quello sarebbe impossibile ma dimenticarmi che tu sei lì, candidamente addormentata sul sedile posteriore, drammaticamente silenziosa, saldamente ancorata nel tuo ovetto che ti protegge e ti trattiene. Dimenticarmi che qualcosa ha sconvolto un routine quotidiana, dimenticarmi che quel giorno per una strana congiunzione di eventi non sei dove ricordo ma sei proprio dietro di me, dimenticarmi che non ti ho lasciata a casa con la baby Sitter come avevo pensato di fare e non sono uscita da sola per una spesa più rilassata...
Non ho mai pensato "a me non può succedere", mi sono sempre chiesta "e se succedesse a me come potrei sopravvivere?". E poi mentre immaginavo al dolore che schiaccia un genitore che è vittima (si né sono certa anche lui/lei è una vittima...) e purtroppo protagonista di un incidente del genere mi domandavo: "ma davvero non c'è un sistema di sicurezza che possa evitare questi drammi?"
E mentre mi facevo queste domande tu, la nostra principessa crescevi.
Ormai sei grande e fra poco andrai addirittura a scuola. Non stai un attimo zitta e in macchina non dormi quasi più e dato che non abbiamo avuto la fortuna e il privilegio di ripetere l'incredibile e meravigliosa esperienza di avere un secondo figlio, forse posso pensare di aver scampato il pericolo di lasciarti in macchina sotto il sole e soprattutto ora esistono dei dispositivi che aiutano noi genitori innamorati dei nostri figli a commettere un fatale errore che è difficile immaginare ma che può drammaticamente succedere.
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