sabato 2 luglio 2016

Uta uta uta, Ota ota ota...

Ogni mattina al risveglio facebook mi regala i ricordi degli anni appena trascorsi. Così capita che io apra gli occhi e prendendo il cellulare in mano veda una piccola Alice decisamente più paffuta ma non meno sorridente.  A volte non mi limito a guardare le foto ma catturata da un titolo accattivante rileggo qualche pagina del mio blog. E allora come stamattina mi ritrovo a rileggere il tuo strano modo di parlare e improvvisamente ricordo il tuo grido a bordo piscina, prima "uta uta uta!" poi "ota ota ota!" che nell'ordine significavano "seduta" e "nuota". 
E mentre io chiedo a papà se si ricordava queste "parole dal passato" lui sorride e io allora lo guardo seria e gli dico "eravamo ancora inconsapevoli che quelle prime parole sarebbero state l'inizio di un discorso mai interrotto..."
E il silenzio improvvisamente è uscito da questa casa...

Nessun commento:

Posta un commento