giovedì 18 ottobre 2012

Ottanta per cento lana...



Tutta colpa di “Silla” (Silvia), la mamma della tua amichetta “Anda” (Arianna) che qualche settimana fa, parlando, mi ha fatto notare che anche nei maglioni da bambini si fa fatica a trovare qualcosa che contenga della lana, ma non un banale 20%, messo lì quasi per finta e per illudere noi mamme che la lana c’è, ma una percentuale un po’ più sostanziosa, che superi nettamente il 50%.
Ho cominciato a riflettere sulle sue parole e a verificare le etichette ed io che fino ad oggi, essendo allergica alla lana, non mi ero mai preoccupata più di tanto della composizione dei tuoi pullover, sono partita alla ricerca di un “maglione serio”, degno di tale nome, sempre però cercando di evitare di dover fare un mutuo, non tanto perché io sia tirchia, ma più che altro pensando al fatto che tu sei in crescita e un capo di abbigliamento, se siamo abili e fortunati, ti dura al massimo due stagioni….
Ero ancora in alto mare quando l’altro giorno al mercato (io amo i mercati, te l’ho già detto vero Alice? Forse lo avevi intuito…), ho visto una bancarella che vendeva anche cose di marca, sicuramente visti i prezzi erano dell’anno scorso e mi sono messa a sbirciare e in mezzo a gonne kilt, pantaloni imbottiti, giacche di panno e felpe garzate, ecco improvvisamente apparire lui, il maglione di lana, unico, inconfondibile (e assolutamente imperdibile), bello e soprattutto caldo. Mi sono immediatamente precipitata sull’etichetta per verificare la malefica percentuale e ho subito notato la fatidica e ambita scritta “80% lana”!
Incredibile, ci sono riuscita, l’ho trovato e alla modica cifra di tre euro!
Ora nel tuo armadio giace un pullover rosa pallido, con tanto di orsetto “morbidoso” profilato in bianco ricamato davantie anche tu che ahimè sei terribilmente caloroso puoi affrontare il freddo irandese che nel frattempo ho scoperto essere meno peggio di quello italiano, ma questi sono dettagli…

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