mercoledì 17 ottobre 2012

Una pagina difficile da girare



Questa mattina mentre tu ti godevi qualche ora spensierata insieme a “Mica Amma”, (amica Angela), la tua preziosissima baby sitter, nonché compagna di giochi, io ho tolto il disturbo e sono uscita.
Finalmente sola, mi sono ritrovata a girovagare per le strade, senza meta, col silenzio che riecheggiava dentro di me, con il vuoto che mi avvolgeva il corpo e l’anima, stringendolo come in una morsa… Ho camminato per un paio d’ore riflettendo su quanto improvvisamente tutto sia difficile, anche mangiare o dormire…
Al mio ritorno ti ho trovata felice e sorridente, come un raggio di sole messo apposta per ricordarmi che la vita avanti…
Ma io lo so che la vita va avanti, so che ce la farò, ma vedo davanti a me un cammino lungo e contorto… e una donna tanto stanca, una mamma priva di energia, che fa fatica a mettere un passo davanti all’altro e che vorrebbe solo fermarsi e leccarsi in pace le ferite…
Vorrei dirti che domani sarà diverso Alice, ma so che non sarà così e mi domando preoccupata quanto tempo ci vorrà per tornare ad un apparente normalità…

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