Difficile accettare
un corpo che è indiscutibilmente cambiato, te ne fai una ragione, trovi un modo
per conviverci e cerchi un punto di equilibrio fra ciò che eri, ciò che sei
diventata, ciò che vorresti essere e ciò che forse un giorno diventerai.
Con molta fatica
ti abitui alla nuova forma e dimensione.
Con il tempo
scopri che tutto diventa più facile, anche ciò che in un primo momento ti sembrava
impossibile, come tornare a mettersi in costume.
Certo, bisogna
cedere a dei compromessi e rinunciare al due pezzi, ma questo, tutto sommato ti
fa sentire più a tuo agio.
È indubbiamente difficile
ed estremamente faticoso, ma alla fine riesci a trovare il tuo personale punto
di equilibrio, un equilibrio fragilissimo e precario ma comunque
temporaneamente stabile.
Lo so bene che c’è
chi pensa che non è tutto irrimediabilmente perso, so che c’è chi è convinto
che un costume intero non sia necessario, so che c’è chi sostiene che la dieta
e il movimento potrebbero compiere il miracolo.
Ma io non sono
mai stata un’ottimista e non ho mai creduto nei miracoli e questo è il suo
personale punto di vista.
Quindi tenterò di difendere
il mio punto di equilibrio fatto di compromessi, ripieghi e squallidi costumi
interi contenitivi, nell’attesa che venga il tempo per poter davvero fare
qualcosa di concreto e nella speranza che ritorni il momento di guardarsi allo
specchio con sorriso e con la voglia di farlo.
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