martedì 31 maggio 2011

Una mattina qualunque


Una mattina qualunque, anche se è tardi decidi di andare a fare una passeggiata fino alla spiaggia, così tu puoi fare lo spuntino seduta sotto l’ombrellone. Ti prepari ed esci.
Come spesso capita siamo sole tu ed io, ma ormai ci siamo abituate. Non c’è nemmeno Heidi con noi: purtroppo la spiaggia per lei è vietata. Arriviamo in centro e poco dopo il sottopassaggio pedonale vediamo il piccolo Ludovico con sua madre, venivano in piscina con noi, ti ricordi Alice? Ci fermiamo a salutarli e poi a bere il caffè con loro. Tu e Ludovico mangiata l’omogeneizzato di frutta seduti al bar. Siete belli e buoni entrambi. Io chiacchiero con sua madre, non ricordo nemmeno il suo nome, ma poco importa, ci accomuna l’essere diventate madri per la prima volta a distanza di una settimana, lei il 1 ottobre, io l’otto. Parliamo di figli, di pappe, di svezzamento, di progressi… è stato molto piacevole, un incontro casuale ma assolutamente positivo.
Al mare ci siamo andate lo stesso anche se solo di passaggio, una mezz’oretta.
Questo è il bello di vivere in un piccolo centro, dove tutti si conoscono, anche solo di vista, dove ti senti a casa anche se sei per la strada e dove non riesci a sentirti solo nemmeno se vuoi. Te l’ho già detto Alice, ne sono certa, ma non mi stancherò di ripetertelo, amo questo posto, dove giorno dopo giorno sto imparando a diventare madre, il posto che d’istinto sento il migliore per crescere mia figlia.
Sei una bimba fortunata a poter crescere in un luogo come questo e se anche tu lo amerai come me, allora sarai una anche una bimba felice e serena.

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