giovedì 11 agosto 2011

Con l'arte nel sangue...

Tuo nonno materno che nella vita ha fatto il poliziotto, un po' di tempo fa alla soglia dei suoi 84 anni, ha stupito tutti dicendoci che lui da giovane avrebbe voluto fare lo scenografo... e non il pittore come ci aveva sempre raccontato! Io sinceramente, nemmeno so esattamente come si svolge il lavoro di uno scenografo e mi domando perplessa e curiosa come facesse lui a saperlo a vent'anni... ma credo e temo che io resterò con questo dubbio... e lui ahimè, col suo sogno nel cassetto...
Io da ragazzina, nel pieno dello sconvolgimento ormonale tipico dell'adolescenza, volevo assolutamente fare l'attrice, drammatica naturalmente, (perchè il dramma in casa nostra pur non avendo ragione di esistere, faceva parte della quotidianità...). Sognavo Roma e l'Accademia d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico", sì perchè Alice, se si sta sognando allora bisogna farlo alla grande, volare alto e non accontentarsi mai, scegliere sempre il meglio che c'è sul mercato, e quello era il quanto di meglio c'era in Italia ai "miei tempi".
Tu da sempre fai le facce ridicole e buffe, simuli il pianto (senza lacrime) e da ieri riproduci a comando le risate che senti e imiti i suoni e le parole, tentsndo di ripeterli con la voce come un pappagallo ammaestrato.
Mi domando se da grande vorrai fare il clown o l'imitatrice e se anche tu, crescendo, dimostrerai di aver ereditato dalla parte della mia famiglia, quella vena artistica (e di follia...) che ci caratterizza.
Sì lo so che tieni il tempo con il piedino, che appena senti due note cominci a sballonzolare e che batti le mani quando senti la musica... Ma cresimi se ti dico che le abilità musicali, senza nessun dubbio le puoi solo aver ereditate da papà e dalla sua parte di famiglia, perchè a casa nostra l'unica musica che sentivi era il suono del campanello e del telefono...


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