sabato 20 agosto 2011

Uno sguardo che non è il tuo


Dopo aver analizzato, amato e descritto, con dettagli e sfumature, il tuo sguardo, oggi voglio parlarti di altri due occhi e di un altro sguardo, buono, protettivo e affettuoso, uno sguardo immensamente dolce, incredibilmente profondo e decisamente tenero: quello del nostro cane Heidi.
Vi osservo mentre “giocate” insieme, a modo vostro, mentre comunicate nella vostra lingua, a me sconosciuta.
È un piacere vedervi, siete belle insieme.
Lei si aggira intorno a te con una grazia inusuale, è paziente e molto attenta, ti sfiora sempre evitandoti, la sua coda felice capita che ti accarezzi e tu prima sorridi e poi ti ritrai infastidita dai suoi peli che ti fanno il solletico.
A volte tu le allunghi la manina e lei ti annusa o ti lecca timidamente e se le offri un biscotto o un pezzo di pane, lei delicatamente cerca di prenderlo senza farti male.
Ma la cosa più bella da vedere è senza dubbio il suo sguardo, che ti osserva e ti segue ovunque tu vada, come a volerti proteggere dai pericoli che potresti incontrare.
Dove tu sei lei c’è e se per qualche ragione non può esserti accanto, veglia amorevolmente su di te.
È sempre stato così, ricordo quando tu ancora neonata dormivi nella carrozzina e veniva qualcuno a trovarmi, non appena si avvicinava a te, lei cominciava a girare intorno alla tua culletta. Ricordo che ci seguiva ovunque a tuo padre e a me, come per controllare ciò che ti facevamo, non  ti lasciava mai sola.
Sei fortunata Alice a crescere con accanto un cane speciale come la nostra Heidi, forse qualcuno inorridirebbe vedendo i suoi peletti neri attaccati alla tua pelle, ma la felicità che vedo nei vostri occhi quando siete insieme è assolutamente impagabile.
Grazie Heidi, per la tua pazienza e per la tua dolcezza e scusami se non riesco più a dedicarti lo stesso tempo che prima era tuo. Di una cosa però puoi stare certa, forse non hai più lo stesso tempo, ma di sicuro hai lo stesso immutato amore.

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