Il tempo in questi mesi è stato raccontato
quasi quotidianamente, rubato spesso, fotografato troppo e vissuto
intensamente.
Da quando ci sei tu non è mai abbastanza e avrei
voluto riuscire a moltiplicarlo o almeno a rallentarlo, ma purtroppo non sono
riuscita a fare nessuna delle due cose.
Oggi vivo un tempo affannato, frettoloso e
spesso ritagliato.
Faccio un puzzle cercando di incastrare
tutto: i miei desideri, i tuoi bisogni, le necessità di papà, le esigenze di
Heidi e le richieste degli altri. A questo devo aggiungere le cose che sarebbe
giusto fare, le cose che si devono fare, le cose che non possono non farsi e le
cose che sarebbe bello riuscire a fare.
Risultato? Un delirio…
Molte cose riuscite male,
molte altre abbandonate a metà, alcune nemmeno iniziate e troppo poche quelle
portate a buon fine.
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