giovedì 18 agosto 2011

Tu non sei un jukebox

Ogni giorno ormai impari cose nuove, noi siamo per te uno specchio pieno di risorse, ci guardi, ci scruti, ci studi e poi improvvisamente ci copi, ripetendo a tuo modo ciò che ci hai visto fare.
È stato così per il battito di mani, per il "ciao ciao" con la manina, per le testate, per i bacetti, per il cucù, per lo schiocco della lingua e per il verso dell'indiana: dopo averci guardato attentamente, hai imitato i nostri gesti.
La stessa cosa fai con le parole, le ascolti e come un perfetto pappagallino ammaestrato le ripeti, modulando abilmente la tua voce di bimba: mamma, papà, babbo, pappa, cacca, nanna, tette, pippi... sono le tue parole preferite, quelle che ti riescono meglio, ripetute più o meno alla rinfusa, con una dolcezza disarmante.
Questo è il tuo repertorio, di gesti e parole, ma tu non sei un jukebox e non "funzioni" a richiesta, non si può dire "batti le mani" e sperare che tu lo faccia... Tu non esegui gli ordini, tu prendi iniziative e decidi cosa fare e quando farlo, cosa dire e quando dirlo. Forse è per questo che si corre il rischio di ricevere una testata invece di vedere buttare un bacino...

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