venerdì 21 ottobre 2011

Babbo, babbo, babbo!


Se mi senti parlare al telefono, immediatamente ti precipiti gattonando verso di me, avvicini la tua manina al tuo orecchio e cominci a ripetere “babbo, babbo”…
All’inizio pensavo fosse stato un caso ma non è così, lo fai ogni volta: quando io parlo al telefono, tu mi imiti e per te di là c’è sempre e comunque babbo, non esistono altre possibilità…
Fai un’incredibile tenerezza, come quando durante il giorno ti avvicini alla porta di casa e con la manina protesa lo chiami “baaabbooo” e poi fai ciao ciao con la manina verso quella porta che resta chiusa… e che non si apre ridandoti il tuo tanto amato e insostituibile babbo.
Ed è stato proprio di fronte alla sua foto che tu mi hai inequivocabilmente dimostrato che sai riconoscere un’immagine: l’hai vista, l’hai guardata attentamente e poi, dopo aver indicato con il tuo piccolo dito indice il suo volto sorridente, mi hai guardata seria e decisa ed hai esclamato “babbo!” e continuavi a guardarmi come se volessi chiedermi cosa ci faceva lì immobile invece di venire a giocare con te…
Eh sì, questo babbo ti ha proprio conquistata e la sai una cosa: mi sa che anche tu hai conquistato lui…

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