mercoledì 12 ottobre 2011

Casa dolce casa

Oggi vista la splendida giornata ho pensato di fare una bella passeggiata fra i "miei" negozi, ovvero quelli di Ravenna, la cittá dove sono cresciuta e dove ho trascorso la maggior parte della mia vita.
Così dopo essere passata a salutare i nonni e a farti fare merenda a casa loro, ci siamo dirette in centro: tu, Heidi ed io.
Ho riassaporato il gusto di girare per posti a me noti, ma con lo stupore di scoprire tanti cambiamenti, tanti negozi nuovi, tante cose completamente diverse da come le ricordavo. Ho respirato la stessa aria snob e cittadina che avevo lasciato anni fa, sentendomi oggi ancora più di allora un'estranea in mezzo a quel mondo che davvero non mi è mai appartenuto. Ho incontrato tante bambine pronte per andare a scuola di danza, (se nasci femmina a Ravenna e non vuoi essere tagliata fuori dal mondo, devi passare almeno gli anni delle scuole elementari, alla sbarra e naturalmente a catechismo, ma quello non solo a Ravenna e non solo se sei femmina... Io incredibile ma vero, ho fatto entrambe le cose), dicevo ho incontrato delle bambine, altre bambine, diverse eppure assolutamente identiche a quelle che avevo lasciato qualche anno fa, con quella fastidiosa aria perfettina, con i capelli impeccabili, le scarpe lucide e il vestito elegante, come se dovessero salire su un palcoscenico ancora prima di indossare il tutù...
Sono stata immediatamente assalita dalla voglia di tornare a casa, fra le persone che ormai fanno parte della mia quotidianità, nella mia vita semplice, in mezzo a quei posti ormai a me familiari, gli unici dove sto davvero bene, dove mi sento libera di essere me stessa e dove mi sento davvero a casa.

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