lunedì 17 ottobre 2011

Resistiamo a tutto?


Venerdì 8 luglio ho scritto un post intitolato: resistiamo a tutto… oggi l’ho riletto e mi sono domandata se resistiamo davvero a tutto, poi ho scritto questo…
Resistiamo alle prime nebbie, ai cani di sotto che continuano ad abbaiare anche se il loro padrone è assolutamente certo che non abbaino mai, ai peli di Heidi che ormai hanno conquistato l’intero territorio e hanno definitivamente sconfitto le tracce di sabbia da ogni angolo del pavimento e non solo, allo sguardo di Heidi che vorrebbe uscire e soprattutto vorrebbe correre, al tunnel senza via d’uscita in cui la mamma è certa di essere caduta, alle discussioni che non iniziano perché si è troppo stanchi anche per discutere, al tempo che non basta mai, alla tettarella con tanti buchi, ma tutti rigorosamente microscopici… (sforacchiata a mano con l’ago da mamma), all’assenza della Patty e al ritrovato silenzio (a quello resistiamo meravigliosamente bene…), ai crackers che quando li cerchi sono sempre finiti, alle tre telefonate quotidiane della nonna di Ravenna, a quelle meno frequenti ma più preoccupate dell’altra nonna, alla pappa con i pezzetti (a quella tu davvero non cedi), alla cacca che o non c’è o c’è sempre e che quando c’è puzza sempre troppo, agli sbalzi climatici frequentissimi in questa stagione, al buco nell’ozono che sicuramente è peggiorato, alle api e alle cimici che hanno degnamente sostituito le zanzare tigri, alle cose che la casa ha nascosto ed io ho continuato a cercare ma non ho mai più ritrovato, alle tue unghie che continuano a crescere alla velocità della luce e che tu continui a non volerti fare tagliare, al tuo cucchiaino preferito che ormai non lo è più, alle verdure che tu continui a divorare e che io mi limito a cucinare, all’acqua gassata che non ti è mai piaciuta, alle ninna nanne sempre diverse ma sempre stonate che la mamma continua ad inventare per te, al prosciutto cotto che non è mai abbastanza, al frigorifero che è finalmente “guarito” dalla fase in cui si riempiva d’acqua come se fosse stato una piscina, alle cose da fare che ormai hanno raggiunto livelli impensabili, alle macchie multicolor naturalmente indelebili, che tempestano, non più solo i tuoi vestiti ma ormai anche i miei, ai tuoi meravigliosi piedi che cominciano a muovere i primi passi, ai tuoi capelli magici che sono incomprensibilmente riccissimi da bagnati e liscissimi da asciutti, al mal di gola, al raffreddore e ai mali di stagione anche fuori stagione, alla cicatrice del taglio cesareo che non mi ha mai fatto male ma ora sì, alla mia pancia che non è di certo migliorata, anzi forse il contrario, al mio intero corpo che evito accuratamente di guardare, al mio sudore… no, a quello sono certa che sia ancora impossibile riuscire a resistere…

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