Venerdì 8 luglio ho
scritto un post intitolato: resistiamo a tutto… oggi l’ho riletto e mi sono
domandata se resistiamo davvero a tutto, poi ho scritto questo…
Resistiamo alle prime
nebbie, ai cani di sotto che continuano ad abbaiare anche se il loro padrone è assolutamente
certo che non abbaino mai, ai peli di Heidi che ormai hanno conquistato l’intero
territorio e hanno definitivamente sconfitto le tracce di sabbia da ogni angolo
del pavimento e non solo, allo sguardo di Heidi che vorrebbe uscire e
soprattutto vorrebbe correre, al tunnel senza via d’uscita in cui la mamma è
certa di essere caduta, alle discussioni che non iniziano perché si è troppo
stanchi anche per discutere, al tempo che non basta mai, alla tettarella con
tanti buchi, ma tutti rigorosamente microscopici… (sforacchiata a mano con l’ago
da mamma), all’assenza della Patty e al ritrovato silenzio (a quello resistiamo
meravigliosamente bene…), ai crackers che quando li cerchi sono sempre finiti,
alle tre telefonate quotidiane della nonna di Ravenna, a quelle meno frequenti
ma più preoccupate dell’altra nonna, alla pappa con i pezzetti (a quella tu
davvero non cedi), alla cacca che o non c’è o c’è sempre e che quando c’è puzza
sempre troppo, agli sbalzi climatici frequentissimi in questa stagione, al buco
nell’ozono che sicuramente è peggiorato, alle api e alle cimici che hanno degnamente
sostituito le zanzare tigri, alle cose che la casa ha nascosto ed io ho
continuato a cercare ma non ho mai più ritrovato, alle tue unghie che
continuano a crescere alla velocità della luce e che tu continui a non volerti
fare tagliare, al tuo cucchiaino preferito che ormai non lo è più, alle verdure
che tu continui a divorare e che io mi limito a cucinare, all’acqua gassata che
non ti è mai piaciuta, alle ninna nanne sempre diverse ma sempre stonate che la
mamma continua ad inventare per te, al prosciutto cotto che non è mai
abbastanza, al frigorifero che è finalmente “guarito” dalla fase in cui si
riempiva d’acqua come se fosse stato una piscina, alle cose da fare che ormai
hanno raggiunto livelli impensabili, alle macchie multicolor naturalmente
indelebili, che tempestano, non più solo i tuoi vestiti ma ormai anche i miei,
ai tuoi meravigliosi piedi che cominciano a muovere i primi passi, ai tuoi capelli
magici che sono incomprensibilmente riccissimi da bagnati e liscissimi da
asciutti, al mal di gola, al raffreddore e ai mali di stagione anche fuori
stagione, alla cicatrice del taglio cesareo che non mi ha mai fatto male ma ora
sì, alla mia pancia che non è di certo migliorata, anzi forse il contrario, al
mio intero corpo che evito accuratamente di guardare, al mio sudore… no, a
quello sono certa che sia ancora impossibile riuscire a resistere…
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