domenica 8 giugno 2014

Gente piccola!

E poi un giorno pubblico una foto con te.
Non pubblico molte foto di me da dopo il cancro e quando lo faccio sto sempre attenta all'inquadratura: non voglio evidenziare quelle cicatrici che sono lì a ricordarti un passato troppo recente e troppo difficile e doloroso da accettare.
E allora arrivano i bei commenti pubblici, le belle parole... "Che belle siete!".
E io ingenua ci credo, penso davvero che le persone abbiano visto e guardato una mamma e una figlia...
Solo a distanza di giorni con tristezza scopro che quella foto è stata invece messa sotto esame, con la sadica curiosità di chi vuole vedere da vicino il cancro, è stata studiata per percepire un gonfiore che evidentemente c'è, perché scavare fra i muscoli e i tessuti di una faccia per estirpare un cancro non può non lasciare il segno.
E allora davanti a me i sorrisini e dietro le mie spalle il taglia e cuci di cui solo noi donne siamo capaci...
Si cara persona che non hai nemmeno avuto il coraggio di dirmi in faccia ciò che pensavi o di chiedermi scusa per aver spiato la mia vita e il mio dolore.
Sì confermo i tuoi sospetti! Il mio volto é gonfio e la malattia ha lasciato il segno del suo passaggio!
Quello che dalla foto non si vede è la cicatrice ben più profondo che ha lasciato dentro di me, ma tu questo non puoi capirlo e nemmeno immaginarlo perché non l'hai vissuto.
Però nella vita non si può mai sapere, cara persona piccola circondata da persone incredibilmente ancora più piccole di te e chissà... forse proprio tu o qualcuna delle tue più care amiche un giorno saprete di cosa sto parlando...



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