lunedì 28 gennaio 2013

Se ne uscirò scriverò un libro...

Cara figlia mia, non so ancora come sto e cosa mi aspetta e l'assenza di certezze, il bisogno di conferme, sono le cose che più mi destabilizzano in questo strano momento della mia vita.
L'ottimismo a trecentosessanta gradi di chi mi circonda e mi vuole bene, mi innervosisce, mi spaventa e mi ricorda terribilmente quel maledetto ottimismo di prima, quando ero "ridicola e forse anche paranoica", perché mi ero convinta di avere un tumore in faccia... Peccato che poi avessi ragione io...
Vorrei stare ferma con quel poco e quel molto che ho in mano prima di sventolare felice una bandiera di una vittoria che ancora non sono certa di avere raggiunto.
Non sono pessimista.
Non lo sono più almeno.
Non dico "sicuramente sto morendo", ma dico non so ancora se sono "in salvo" e riesco con immensa fatica anche a dire "se ne uscirò scriverò un libro..."

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