venerdì 11 gennaio 2013

Una giornata dura per tutti

Ed ecco che il nuovo medico che deve dire come "mettere il cerotto alla mamma" (questo ti abbiamo raccontato...), ci aspetta in piedi sulla porta del suo studio.
Ed ecco che si siede e dall'alto della sua esperienza guarda perplesso e troppo silenzioso quelle poche pesanti carte che fiduciosi gli abbiamo messo in mano.
Ed ecco che il silenzio agghiacciante riempie istanti lunghi come l'eternità e devastanti come uragani.
Ed ecco che improvvisamente ti guarda, sempre serio e finalmente comincia a parlare, senza mai tradire un'emozione.
Ed ecco che finalmente si pronuncia e ti dice che lui non farebbe tutto quello che finora tutti ti hanno detto che era giusto fare, e le tue poche, fragili certezze di sgretolano in un secondo...
E di nuovo ti tremano le gambe... e di nuovo quella terribile sensazione di stare precipitando ad una velocità inimmaginabile giù in un tunnel senza fine, e di nuovo il cuore e il respiro si fermano.
Ed ecco che ti spiega con sicurezza e dovizia di particolari cosa farebbe lui, cosa si deve fare per combattere e vincere quel cancro che sta tentando di portarti via alla tua vita e alla tua famiglia.
E tu lo ascolti, attenta e impaurita ma certa che vuoi lui, vuoi che sia lui a liberarti da quella morsa che ti opprime, a toglierti da quell'incubo che da ormai quasi quattro giorni (che sembrano un eternità), ti toglie il sonno, l'appetito e la tranquillità.
Ed ecco che in maniera chiara, fredda ma assolutamente sicura, ti prospetta un intervento molto più drastico e complicato e un'attesa decisamente più lunga, e tutto sembra ancora più difficile, (lo so, pare impossibile...), ma comprendi anche che se lui e la sua esperienza ti dicono che questa è la strada giusta da percorrere, non c'è altro da fare.
Ed ecco che quella tac che oggi sembrava fondamentale e che non avevo potuto fare per un banale sbaglio, diventa inutile e bisogna invece fare una risonanza magnetica.
Ed ecco che sei nella sua lista d'attesa ed ora, a parte la risonanza magnetica non puoi far altro che aspettare... e sperare che il tempo passi in fretta...
Ed ecco che confusa, preoccupata, spaventata, stanca... MA MAI SOLA... esci da quell'ambulatorio, con accanto che ti sorregge, nel vero senso della parola, colui che come gli hai già detto in un giorno altrettanto difficile, "è la tua luce e la tua ombra..."
Ed ecco che ti sentì ancora più fragile e fra le sue rassicuranti braccia, ti lasci andare ad un pianto senza limiti, senza freni...
E intanto tu, forse un po' frastornata, sei nella casa verde della zia "mela"(Amelia), che sta imparando a fare la zia e finalmente sta godendo del piacere dei tuoi sorrisi e delle tue coccole spontanee...
Non hai voluto mangiare ma hai ceduto alla tentazione delle schegge di formaggio che lei previdente, aveva comprato apposta per te...
Oggi è stata dura per tutti Alice.
Per il papà, che gira come una trottola e cerca soluzioni che non sai mai se sono davvero quelle giuste, che deve fare "quello forte", per dare coraggio e fiducia anche a me...
Per la mamma, che ai tuoi occhi cerca di essere la mamma che tu conosci e di cui hai disperatamente bisogno, ma che non riesce davvero a mascherare le emozioni...
Per te, che non sai cosa sta succedendo, ma sai bene che qualcosa sta succedendo...
E anche per zia "mela", che improvvisamente si trova ad avere a che fare con una bambina, che sebbene sia sua nipote, per lei è ancora poco di più che un'estranea...
Tutti stiamo facendo del nostro meglio, tutti stiamo crescendo Alice, non solo tu.

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