venerdì 25 gennaio 2013

Umore dalmata

... e poi all'improvviso la tua vita cambia e tutto ciò che era importante, primario, fondamentale, diventa improvvisamente un insignificante dettaglio, schiacciato da una malattia che non guarda in faccia nessuno.
Ma sembri ingrata se non sei contenta del semplice fatto di essere ancora viva. Perché é difficile capire che fino a meno di tre settimane fa tu avevi una vita normale, dei sogni, degli obiettivi ed ora non é automatico accontentarsi del semplice fatto di essere viva.
Non mi fraintendere Alice, sono immensamente felice di essere ancora viva, anche se ho paura di guardare a domani perché sono terrorizzata di ciò che mi riserva il futuro. Ma rivorrei la mia vita... Quella che era, non quella che è oggi.
Vorrei la serenitá che ho perso, il coraggio di guardare al futuro e di fare programmi senza chiedermi se ci sarò.
Vorrei riuscire a ridere, a piangere... a guardarmi allo specchio senza pensare: che orrore, senza provare pena per quell'immagine che vedo.
Ma mi sento in colpa per pensare queste cose... in fondo dovrei semplicemente essere contenta di poter essere ancora qui al tuo fianco... questa dovrebbe essere l'unica cosa che conta.
La giornata di oggi va avanti così con un umore che definisco "dalmata" con grandi macchie nere che si alternano a piccole macchioline bianche...

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